mercoledì 26 gennaio 2011

Dall'Hotel Costa dei Fiori al sito archeologico di Nora

Oggi dall’Hotel Costa dei Fiori, andiamo a scoprire Nora: l'antica città di fondazione nuragica, la più antica città della Sardegna, situata sul promontorio di Capo Pula, dopo solo 15 minuti veniamo catapultati in un sito archeologico dal fascino millenario.


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Il nome deriva da Norace, qui sono state ritrovate tracce della presenza nuragica, attestanti una frequentazione del sito nell'età del bronzo (in particolare un pozzo nuragico presso le "Terme a Mare" e dei manufatti d'importazione del miceneo III b databili alla piena età nuragica). Nel territorio circostante sono attestati alcuni nuraghi (Nuraghe "Sa Guardia Mongiasa" sull'unico modesto rilievo nell'immediato entroterra; Nuraghe Antigori di Sarroch, più distante, nel quale sono state rinvenute ceramiche micenee).







Tracce della ripopolazione sardo-fenicia si riferiscono all'VIII secolo a.C. (Stele di Nora, con iscrizione in un alfabeto simile al fenicio, con la più antica attestazione del nome della Sardegna), mentre i resti più antichi rinvenuti si riferiscono ad una necropoli con tombe databili tra la fine del VII e gli inizi del VI secolo a.C.
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Rimangono pochi resti della città originaria (tophet, fondazioni di una struttura sacra dedicata alla dea Tanit, resti di fortificazioni, impianti artigianali nella zona più prossima al mare). I materiali rinvenuti nelle tombe attestano tuttavia il fiorire della città nel V e soprattutto nel IV secolo a.C. e i precoci contatti con Roma.
All'epoca della conquista romana della Sardegna (238 a.C.) si trattava probabilmente della più importante città dell'isola, scelta inizialmente come capitale della provincia romana di Sardegna e Corsica. In epoca romana fu municipio. I resti attualmente presenti testimoniano dello sviluppo della città in particolare nel II e III secolo d.C. Della città romana si conservano i resti di numerosi edifici (Foro, teatro, impianti termali, case di abitazione), mentre i materiali archeologici testimoniano la continuazione e la prosperità dei commerci con le regioni affacciate sul mar Mediterraneo.



L'abbandono della città dovette iniziare nel corso del V secolo, con l'occupazione da parte dei Vandali e la maggiore difficoltà dei traffici marittimi: gli abitanti si dovettero ritirare progressivamente nelle località più sicure dell'interno. Nel VII secolo l'anonima Cosmografia ravennate cita Nora come praesidium (fortezza e non più città). La frequentazione successiva del sito è legata alla tradizione del martirio qui avvenuto di sant'Efisio, al quale venne dedicata una piccola chiesa eretta nel 1089.
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